Magnus Carlsen ha sconfitto Alireza Firouzja in una partita spettacolare in cui ha sacrificato prima due pedoni e poi un pezzo per mattare il diciassettenne quando ha commesso imprecisioni a causa dello zeitnot. Magnus è in testa al Tata Steel Masters insieme ad Anish Giri, che ha superato Aryan Tari in una tagliante anti-Berlinese, e Nils Grandelius, che ha avuto la meglio su Alexander Donchenko in un finale di Torri. Le altre partite sono terminate patte, anche se Fabiano Caruana (contro Jorden van Foreest) e Harikrishna (contro MVL) sono andati vicini alla vittoria.
Puoi rivedere tutte le partite di Wijk aan Zee qui sotto.
E qui il commento dell'intera giornata a cura di FM Nicolò Napoli, FM Nicolò Pasini, Matteo Zoldan e Marco Salami.
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Sullo sfondo della devastante pandemia è stato semplicemente straordinario che l'edizione 2021 del Tata Steel Masters iniziasse, ma quello a cui abbiamo assistito è stato quanto di meglio potevamo chiedere dal primo turno. Come ha detto Magnus, "Almeno in questo torneo non ci sono stati primi turni con patte noiose come lo scorso anno: le mie prime 7 partite sono finite patte. Decisamente meglio così!" Cominciamo ad analizzare la sua partita.
Mentre Magnus stava realizzando quelle 7 patte nel 2020, il sedicenne Alireza Firoujza aveva preso la testa in solitaria con 4 incredibili vittorie (e 1 sconfitta). Anche se poi ha perso tre partite consecutive contro i giganti Carlsen, Caruana e Anand, la sua prestazione è stata di gran lunga migliore di quella del sedicenne Magnus, che nel 2007 è arrivato ultimo con 4 sconfitte e nessuna vittoria.
Un anno dopo, tuttavia, il diciassettenne Magnus è stato il vincitore dell'evento del 2008 a parimerito con Levon Aronian, quindi se Alireza vuole eguagliare il norvegese - e non ci sono dubbi che lo voglia - ha una montagna da scalare. Iniziare con il Nero contro Magnus è stato difficile, ma il giovane sembrava aver fatto tutto bene all'inizio, con il campione del mondo che probabilmente non sarebbe dovuto andare oltre la patta.
Il modo naturale con cui la partita sarebbe dovuta terminare era forse una patta pare ripetizione (23.Te5 Cd7 24.Ta5 Cf6 e così via), ma Magnus voleva di più.
Come ha più tardi commentato:
Direi giocare 23.d5 e sacrificare il pedone invece di, ad esempio, ripetere le mosse, era già un azzardo. Sentivo di avere un compenso decente, ma era solo una specie di sensazione, e sapevo in cuor mio che una volta presa quella decisione non avrei più fatto marcia indietro e non avrei cercato la patta, quindi a quel punto, almeno mentalmente, avevo già bruciato alcuni ponti.
Poco dopo 23.d5!? ha sacrificato un altro pedone con 28.e6.
Il computer era ancora d'accordo con quella decisione, ma la sua intenzione era semplicemente quella di andare verso una patta con 30.Axe4, finendo in un finale di torre peggiore ma sostenibile. Magnus invece era più ambizioso con 30.f3!? e le sue scelte fino a 32.Qe3 hanno ottenuto l'approvazione di Peter Leko, che ha commentato: "Se non avessimo questa barra del motore con noi direi che adoro quello che sta facendo Magnus!"
Un altro passato sfidante al titolo di Campione del Mondo faceva eco a quella sensazione.
32…a4?! era la mossa che metteva il seme della caduta di Firouzja, almeno dal punto di vista umano. “E' stroppo ingenua. Non posso immaginare che tu possa giocare a5-a4”, ha detto Peter, e lo stesso Magnus ha poi commentato:
Non so se a4 sia stato un errore grave, ma in ogni caso è incredibilmente poco pratico e penso che il problema fosse che per lui era impossibile calcolare linee forzate con così poco tempo, e così ha sbagliato.
In ogni modo, la partita si è poi decisa alla mossa 35.
Dopo 35…Rh8! 36.Cxh6 Ah5! è il Bianco a dover lottare per la patta, invece in partita abbiamo avuto 35…Af7? che ha invitato il colpo del ko 36.Cxh6+! e dopo 36…gxh6 37.Dxh6 Dc7 era matto in 6. “Penso che la giustizia esista negli scacchi, perchè ha giocato una fantastica partita ed è stato ricompensato!” ha detto Peter mentre Magnus chiudeva la partita.
Magnus la ha definita, “una tipica partita del primo turno, per essere franchi – abbiamo pensato troppo e commesso errori di calcolo”, ma quando ha parlato alla TV Norvegese ha anche notato che stava sfruttando una di quelle che crede siano le debolezze del suo avversario, almeno per il momento, la tenuta mentale:
Fortunatamente si è innervosito, proprio come a Stavanger. Questo mi ha salvato. Sarei molto sorpreso di scoprire non stesse vincendo a qualche punto, non ero per niente in controllo!
Per un'analisi dettagliata della partita non perderti il video sulla Partita del Giorno di Jan Gustafsson (in inglese).
E' stata una partenza perfetta per Magnus, mentre Alireza può consolarsi con il fatto che nel 2008 Magnus perse due partite – contro Vishy
Anand e Peter Leko – ma alla fine risultò comunque il vincitore dell'evento.
La vittoria più convincente della giornata è stata quella di Anish Giri contro Aryan Tari. Il norvegese ha fatto qualcosa che non faceva da 6 anni - giocare la Berlinese - ma sebbene Giri fosse sorpreso, ha semplicemente dimostrato quello che Jan dice spesso sul fatto che Anish è in grado di ricordare la teoria delle aperture anche se lo svegli improvvisamente nel mezzo la notte. Ha detto che ha ricordato "un sacco di cose" su una linea estremamente tagliente dell'Anti-Berlino.
All'11° mossa Giri ha migliorato una variante giocata da Hikaru Nakamura l'anno scorso alla Lindores Abbey Rapid Challenge con 11.Rg2 invece di 11.Rh1?!, anche se è interessante notare che nonostante Hikaru abbia ottenuto una posizione persa alla fine ha vinto quella partita della semifinale contro Magnus Carlsen.
Ben presto c'era una posizione molto complicata alla scacchiera.
I computer pensano che la falange di pedoni del Nero sul lato del re sia sufficiente per pareggiare il gioco o addirittura un vantaggio, ma i nostri commentatori hanno sottolineato che era il Bianco ad avere tutte le possibilità se quei pedoni potevano essere bloccati in sicurezza. Giri è stato felicissimo quando ha raggiunto questa configurazione:
Penso di aver ottenuto la versione ideale, con il Re in g2 e la Torre in h3. È anche meglio della Donna in h3, penso, perché è meglio avere una torre bloccata rispetto a una Donna, e la mia Donna è libera. Lui non ha alcun controgioco, quindi l'unica domanda è se ha una fortezza.
Sembrava fosse solo questione di tempo prima che Anish giocasse c3 e d4, ma in realtà, secondo le sue stesse parole, è riuscito "a sfondare senza forzare... ho continuato a muovere l'alfiere finché la sua posizione non è crollata". La Donna ha anche fatto pieno uso della sua libertà di viaggiare da e1 a e7 prima del colpo finale.
47.Cxf4+! e il Nero ha abbandonato, dal momento che 47…exf4 48.Df6+ porta al matto dopo che il Bianco cattura in h4. Anish è arrivato molto vicino a vincere Wijk aan Zee sia nel 2018 che nel 2019, e Jan ha commentato:
Anish sta facendo quello che ha sempre fatto a Wijk. Non riceve abbastanza credito per i grandi risultati che ottiene contro i giocatori peggiori… ha uno score impressionante contro avversari più deboli, ma fatica con i migliori.
L'altra vittoria è stata ottenuta da uno degli ultimi sostituti, il nr. 1 svedese Nils Grandelius, contro il tedesco Alexander Donchenko. Al suo debutto in Master, Donchenko è stato sorpreso dalla modesta apertura del suo avversario, ma sembrava essere sopravvissuto a un mediogioco rischioso solo per sbagliare nel finale con 36… Td2?
Dopo 37.Te1+! Rd3 38.Te3+! il Nero era già nei guai e Nils ha poi portato la partita in un finale di pedoni vinto. Ha riassunto in modo modesto: “Oggi non è andata benissimo, ma non è stato neanche un disastro!”
Le altre partite sono state pattate, con Esipenko-Duda l'unica patta senza emozioni. È finita in 30 mosse dopo che il 18enne Andrey Esipenko, l'unico giocatore russo rimasto dopo che Ian Nepomniachtchi e Daniil Dubov si sono ritirati, ha sottovalutato un'idea del suo avversario polacco. Non ci sono premi per aver indovinato il giocatore preferito di Andrey!
Wojtaszek-Anton è stata combattuta fino alla fine, ma il campione spagnolo ha risolto gli ultimi problemi che aveva sulla scacchiera con 59…f6!
“Una vittoria non è stabilita prima della partita - dipende anche dall'avversario!” ha notato Radek.
Harikrishna sembrava aver raggiunto una posizione da sogno contro la Najdorf di Maxime Vachier-Lagrave, ma non è chiaro se consentire 27…Dc5! per semplificare la posizione e raggiungerne una sicura ma meno promettente fosse la mossa giusta.
Hari più tardi ha confessato che non l'aveva semplicemente vista.
Jan ha spiegato come questa fosse la tipica partita di Maxime – “la scuola francese della Sofferenza” come l'ha definita una volta Magnus – e non è mai stato in dubbio che il francese ne sarebbe uscito indenne.
Caruana-Van Foreest è stata la più intensa delle patte. Sembrava che il 21enne Jorden stesse andando bene nel primo mediogioco…
… ma non ci si è sorpresi che Fabiano Caruana abbia avuto la meglio nelle complicazioni. Il nr. 2 del mondo avrebbe potuto vincere il finale di Torri che ne è scaturito, ma Jorden è riuscito a sopravvivere.
Così abbiamo 3 giocatori in testa dopo il primo turno del Tata Steel Masters.
Nel secondo round avranno tutti il Nero, con David Anton che gioca la sua prima partita classica contro Magnus Carlsen, mentre Anish Giri affronta il suo rivale olandese Jorden van Foreest e Nils Grandelius affronta Jan-Krzysztof Duda. È interessante notare che nessuno degli accoppiamenti ha collezionato più di tre partite classiche prima d'ora, con MVL-Firouzja forse il primo incontro più emozionante!
Puoi seguire tutta l'azione in diretta qui su chess24 a partire dalle 14:00!
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